
Secondo Suksang, Clapperton ribalta “the Judeo-Christian patriarchal world view” (Suksang, 106). Lo fa attraverso vari modi: come prima cosa, affidandosi alle teorie evoluzioniste, Clapperton ammette che l’essere umano è perfezionabile e migliorabile, e che “Evolutionary change, not the Providential law, is the universal law governing the world” (Suksang, 106).
Inoltre, in tutto il lavoro di Clapperton, la donna è elevata allo stesso livello dell’uomo: non è più una sua costola, ma è una sua pari, con le stesse possibilità e meritevole degli stessi diritti. “Eve’s daughters are not to inherit the blame and condemnation cast on them as the supposed result of the Fall of Man” (Suksang, 106).
Infine, tutta l’idea della casa socialista va contro il modello di famiglia imposto dalla tradizione cristiana. Tutti (o tutti i “fit”) hanno diritti e doveri nei confronti degli altri e di loro stessi: tutti si occupano dell’istruzione e dell’educazione dei bambini, e tutti hanno ruoli di eguale importanza. Non esiste più la differenza fra breadwinner e angelo del focolare.
Nel romanzo vediamo rappresentate principalmente relazioni eterosessuali, il cui fine è quello di arrivare alla procreazione. Dal punto di vista di Murdoch, però, Clapperton non disdegna le relazioni omosessuali o, per lo meno, “homosocial” (Murdoch, 147). Specialmente, nella sua tesi, Murdoch si concentra sul rapporto fra Margaret e Miss José.
Il primo personaggio che viene presentato nello scambio di lettere fra Margaret e Vera è quello di Miss José. Margaret non sembra essere rattristata dal fatto che probabilmente non si sposerà mai e questo è perché Miss José le ha dato una nuova prospettiva di vita. Margaret descrive il loro primo incontro come uno romantico: a causa di un incidente ferroviario, trascorrono “a long night together in that snowed-up train” da cui Margaret esce sentendosi “like an open book before her mind’s eye” (Clapperton, 2). Come fa notare Murdoch, Clapperton sembra quasi sostenere quest’idea quando Margaret aggiunge che “since then we have had frequent and intimate intercourse” (Clapperton, 2). Murdoch suggerisce che “the use of ‘intimate intercourse’ to define their interactions, inevitably draws comparisons to sexual intercourse” (Murdoch, 151).